Vai al contenuto
Registrazione con smartphone di una conversazione 

Registrazione con smartphone di una conversazione 

Si può registrare di nascosto una conversazione

Può capitare, sul luogo di lavoro o altrove, di assistere a delle ingiustizie che a volte si desidera vengano costituite come prove. Assistere a conversazioni compromettenti anche nei propri confronti e sentire il desiderio di registrare il proprio interlocutore è capitato almeno una volta a tutti, pensiamo al luogo di lavoro Quando la comunicazione non è trasparente o ci si trova in situazioni delicate tra colleghi, responsabili o anche con il  datore di lavoro, possiamo avere delle prove certe che derivano da una registrazione non dichiarata?  Il nostro smartphone, oltre a mezzo di comunicazione, è uno strumento di raccolta di “prove” digitali senza precedenti anche perché è sempre tra le nostre mani e pronto all’uso e spesso passa inosservato. Vediamo nel dettaglio la registrazione con smartphone di una conversazione.

Posso registrare di nascosto una conversazione utilizzando il mio smartphone? 

A chiarire la questione è intervenuta la sezione Lavoro della Corte di Cassazione che ha affrontato il caso di una registrazione occulta di una conversazione tra colleghi di lavoro (tutti presenti, perché altrimenti scatterebbe un reato). La registrazione tra presenti, se risponde alla necessità di esercitare un proprio diritto di difesa, non integra di per se’ un illecito, infatti il codice della privacy all’articolo 24 autorizza la registrazione a prescindere dal consenso dell’interessato a condizione che il trattamento dei dati sia necessario per far valere un diritto. Vi sono però due condizioni: la produzione deve essere eseguita esclusivamente per la finalità di voler esercitare il proprio diritto di difesa e deve essere utilizzata per il periodo strettamente necessario al perseguimento di tale diritto.

La risposta della Corte di Cassazione è dunque chiara. Si è possibile registrare di nascosto una conversazione sul luogo di lavoro ma solo se finalizzata all’esercizio di un diritto difesa. Vediamo quindi nel dettaglio prima di tutto quando è illegittimo  registrare una conversazione

Quando è illegittimo registrare una conversazione ?

  • se non è strettamente legato alla tutela di un proprio diritto alla difesa
  • quando chi registra non partecipa alla conversazione
  • quando la registrazione è a scopo “preventivo

Inoltre è considerato illegittimo registrare per conto di un terzo se il procedimento giudiziale riguarderà non chi registra. Sempre illegittimo se la registrazione è a scopo divulgativo e avviene nei luoghi privati della persona che si registra.

Per quali scopi si possono utilizzare le registrazioni così ottenute?

Registrare una conversazione deve essere finalizzato unicamente a tutelare il proprio diritto alla difesa. In tal senso non si può effettuare una registrazione e utilizzarla per parlare male, ad esempio, del datore di lavoro nella chat aziendale, sui social network, o dei colleghi per metterli in cattiva luce,magari anche al fine  di estorcere denaro o vantaggi. Anche il tempo di conservazione della registrazione della conversazione deve essere strettamente limitato alla tutela del diritto alla difesa. La diffusione di informazioni di questo tipo costituisce reato.

Posso registrare una conversazione a distanza?

In epoca di smart working solitamente si pensa a quanto il datore di lavoro può controllare dell’attività online. Invece, se ci chiediamo se il lavoratore possa registrare la conversazione a distanza col proprio datore anche senza video la risposta è si, purché vi si stia partecipando e per tutelare un proprio diritto.

Il caso specifico

Le regole processuali sono comunque tecniche e il successo di un’iniziativa può dipendere da come la prova della registrazione viene presentata. Si tratta di una materia molto delicata ed è quindi bene consultare un/a professionista in materia. Lo studio offre la sua consulenza nella risoluzione di queste problematiche affiancandole a una corretta gestione della privacy.