Table of Contents
ToggleCosa fare in caso di caduta a piedi, in bicicletta o in motocicletta?
E’ possibile chiedere il risarcimento all’Ente Proprietario del tratto di strada? In caso di caduta a causa di una buca presente nel manto stradale, è possibile chiedere all’Ente responsabile di quel tratto, il risarcimento del danno subito.
La Responsabilità dell’Ente Proprietario
In primis è necessario tenere in considerazione l’articolo 2051 del codice civile, che così recita: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.” L’ente proprietario della strada aperta al pubblico transito, generalmente il Comune, si presume dunque responsabile dei sinistri riconducibili a imperfezioni della struttura stradale. Imperfezioni che, solitamente, si traducono in crepe e dislivelli sull’asfalto o addirittura in buche.
Procedura per il Risarcimento del Danno
Il danneggiato deve:
- Dare prova del danno
- Dare prova del rapporto causale tra la strada danneggiata e il verificarsi del danno. Questo significa che il danneggiato dovrà necessariamente munirsi di foto e testimoni, così da poter provare le circostanze che hanno causato il sinistro, come per esempio del fatto che l’incidente si sia verificato a causa dell’asfalto dissestato
- Tenere copia di tutte le ricevute relative alle spese sostenute per riparare il danno materiale (esempio danno al mezzo di trasporto, agli abiti o altri oggetti danneggiati a causa del sinistro) e anche il danno alla salute (esempio spese mediche).
Il Caso Fortuito
Per Caso Fortuito si deve intendere quell’evento il cui verificarsi esula dalla ragionevole prevedibilità e che non sia possibile prevenire utilizzando le normali cautele e i possibili accorgimenti. Sono pertanto assimilabili al caso fortuito tutti gli eventi straordinari e imprevedibili che il custode del bene, non avrebbe potuto in nessun modo evitare, utilizzando i normali accorgimenti.
Sentenza della Corte di Cassazione e Considerazioni Finali
Un’ interessante sentenza della Corte di Cassazione e precisamente la n. 31450/19 ha precisato come il danneggiato debba comunque essere prudente e come il caso fortuito possa ravvisarsi anche nella condotta del danneggiato stesso, ravvisabile anche nel caso in cui quest’ultimo sia a conoscenza dell’insidia presente sulla strada o proceda a velocità sostenuta.
Nello specifico, la Suprema Corte ha considerato la condotta del danneggiato e cioè il fatto che procedesse a velocità sostenuta, come un fatto assimilabile al caso fortuito, così da attenuare la responsabilità dell’ente, che nel caso di specie a ridotto la responsabilità dell’ente al cinquanta per cento.
Facciamo attenzione perché la presunzione della responsabilità del custode non è assoluta e, pertanto, il Giudice dovrà tener conto di tutte le circostanze del caso specifico, così da essere certo che effettivamente il conducente non fosse nelle condizioni di poter evitare il sinistro. In sostanza per scongiurare la responsabilità del danneggiato sarà indispensabile che quest’ultimo non abbia avuto un comportamento imprudente e che l’insidia fosse invisibile, inevitabile e imprevedibile. La prova dell’esistenza del caso fortuito sarà a carico del custode.